La cascata del Toce, situata a quota 1675 metri, è considerata una delle più spettacolari delle Alpi. Alimentata dal fiume Toce – che si forma nella piana di Riale dalla confluenza dei torrenti Hosand, Gries e Rhoni – la cascata rappresenta da sempre una meta turistica privilegiata, ed è stata apprezzata negli anni da visitatori illustri come Richard Wagner, Gabriele D’Annunzio, la Regina Margherita, il Re Vittorio Emanuele III e Giosuè Carducci.
Il fiume Toce e le sue acque non offrono soltanto un incredibile spettacolo naturale, ma rappresentano la principale risorsa della Val Formazza. A monte della cascata il torrente Gries forma infatti il lago di Morasco, un bacino artificiale da cui le acque vengono captate per il funzionamento della centrale idroelettrica Enel di Ponte. Intitolata a Giacinto Motta – pioniere dell’ingegneria elettrica in Italia – la centrale è alimentata dalle acque del bacino dell’alto Toce e comprende tre distinte derivazioni, denominate Toggia, Vannino e Morasco, entrate in servizio tra il 1933 e il 1941. Della derivazione Toggia fanno parte il serbatoio del Toggia ed il serbatoio del Kastel. La derivazione Vannino è invece costituita dal serbatoio del lago Busin, dal lago Obersee e dal lago Vannino. Il serbatoio di Morasco è stato infine realizzato sbarrando il torrente Gries, che più a valle diventerà il fiume Toce, ed ha una capacità utile di 17 milioni di m3 con il livello di massimo invaso situato a quota 1815 metri. Nella centrale sono installati tre gruppi generatori: il primo è costituito da una sola turbina ed è dedicato al salto Toggia, il secondo e il terzo sono dotati di due turbine ciascuno funzionanti rispettivamente con l’acqua proveniente dal salto Vannino e dal salto Morasco. La producibilità media annua dell’impianto è di oltre 170 milioni di chilowattora, pari al fabbisogno di circa 70.000 famiglie.